Ubi maior minor cessat
/'u.bi 'ma.jor 'mi.nor 'ke.ssat/
Dove vi è il maggiore, il minore decade
La locuzione latina ubi maior minor cessat, tradotta letteralmente come «dove vi è il maggiore, il minore decade», significa che in presenza di qualcosa di più potente, ciò che è meno rilevante perde la sua importanza.
Si utilizza per risolvere conflitti tra due termini, attori o norme, dove la parte di rango inferiore cede a quella superiore. Ad esempio, in un conflitto tra una norma comunale e una legge statale, la normativa comunale (rango minor) decade di fronte a quella statale (rango maior).
Originariamente, l'espressione apparteneva al linguaggio giuridico romano e ha mantenuto un impiego principale in questo ambito, sebbene sia stata adottata anche in filosofia, scienza e burocrazia, assumendo significati diversi.
Nel linguaggio moderno, può avere connotazioni politiche, etiche o ironiche, come nel titolo del libro Ubi Maior, Minor Cessat, che gioca sull'opposto del contenuto. Comunemente, viene usata per indicare che il più debole deve cedere di fronte al più forte, giustificando la scelta di un'esigenza maggiore rispetto a una minore.
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