Silent enim leges inter arma
/'si.lent 'e.nim 'le.ges 'in.ter 'ar.ma/
Le leggi tacciono in tempo di guerra
Silent enim leges inter arma
Silent enim leges inter arma, traducibile letteralmente come «Tacciono infatti le leggi in mezzo alle armi», è una celebre locuzione latina tratta dall'orazione Pro Milone di Marco Tullio Cicerone. La frase riflette il tema del conflitto tra diritto e violenza, affermando che, in situazioni di guerra o violenza estrema, le leggi e i principi del diritto tendono a perdere la loro efficacia o applicazione.
Significato contestuale
Nel contesto originale, Cicerone utilizza questa espressione non come un aforisma universale, ma per giustificare l'azione di Milone, accusato di omicidio. Egli sostiene che, di fronte a un'aggressione armata, l'istinto di sopravvivenza e la legittima difesa prevalgono sulle norme giuridiche ordinarie. Questo concetto era strumentale alla sua arringa, volta a persuadere i giudici che Milone aveva agito per necessità.
Riflessioni sul pensiero di Cicerone
Nonostante l'apparente cinismo della frase, la visione generale di Cicerone si rifà al principio opposto, come espresso in un'altra sua celebre locuzione, Cedant arma togae («Le armi cedano il passo alla toga»). Questo aforisma sottolinea il primato del diritto civile e delle istituzioni democratiche rispetto al potere militare. Il contrasto tra le due affermazioni evidenzia l'ambivalenza di Cicerone, costretto a muoversi tra ideali e pragmatismo politico, in un'epoca di profonde tensioni e guerre civili.