Beati pauperes spiritu
/'be.a.ti pau̯.pe.res 'spi.ri.tu/
Beati i poveri in spirito
Beati pauperes spiritu è la traduzione latina della frase greca “μακάριοι οἱ πτωχοὶ τῷ πνεύματι”, che compare nel Vangelo secondo Matteo (5,3). In italiano significa “Beati i poveri di spirito”.
Significato
L’espressione latina include l’ablativo “spiritu” come complemento di limitazione, sottolineando che la povertà è riferita all’ambito dell’animo o dell’interiorità. Nel testo originale greco, infatti, la locuzione “τῷ πνεύματι” chiarisce che la condizione di povertà è da intendersi nell’ordine dello spirito, senza implicare considerazioni di scarsa intelligenza o limitatezza mentale.
Nel Vangelo di Luca (6,20) la formula si trova priva dell’aggiunta “in spiritu”, riportando soltanto “Beati voi poveri”. La Vulgata di Matteo, invece, esplicita questo particolare, indicando che il senso della beatitudine coinvolge l’atteggiamento interiore della persona. La frase è spesso oggetto di studio esegetico per stabilire se ponga l’enfasi su un’umile condizione d’animo o sul disagio provato da chi vive in una reale indigenza. Entrambe le letture concordano nel sottolineare che a questi “poveri”, nel testo, è promesso il possesso del “regno dei cieli”.