A bene placito

    /a ˈbɛ.ne ˈpla.ki.to/

    A piacere

    A bene placito è una locuzione latina che significa letteralmente "a piacere" o "a proprio arbitrio". Tale espressione, risalente all'uso comune già dal Cinquecento, è documentata in testi italiani fino all'Ottocento. Essa deriva dalla forma latina ed è successivamente evoluta nell'italiano come "a beneplacito", mantenendo lo stesso significato di base, ma acquisendo anche una sfumatura specifica di "approvazione", soprattutto in contesti ecclesiastici. Ad esempio, nell'espressione "a (con il) beneplacito dei superiori", il termine denota il consenso o l'autorizzazione da parte di un'autorità.

    In ambito musicale, la locuzione a bene placito viene utilizzata come sinonimo delle espressioni ad libitum (latino) e a piacere (italiano), per indicare la libertà interpretativa del musicista, soprattutto nelle notazioni sugli spartiti. La formula è attestata non solo in italiano, ma anche in altre lingue, come il francese, lo spagnolo, il catalano e l'inglese, dove mantiene la sua funzione originaria di indicare discrezione o libertà di esecuzione.

    Questa espressione, benché poco usata nel linguaggio comune contemporaneo, è un esempio di come le locuzioni latine siano state adattate e mantenute in diversi ambiti culturali e specialistici.

    Un altro esempio di frase latina legata alla libertà di scelta è "Sui iuris", che significa 'di propria competenza'. Questa espressione è usata spesso nel diritto per indicare una persona o un ente che ha pieno potere decisionale sui propri affari.

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